Per poter venire il più possibile incontro alle famiglie, ecco alcune delle agevolazioni e misure più importanti per chi ha un mutuo, è un libero professionista e ha da gestire una famiglia, soprattutto adesso che asili e scuole sono chiusi.
AGEVOLAZIONI ALLE FAMIGLIE:
Congedi per genitori e “Bonus baby sitter”
Se hai un figlio che ha meno di 12 anni e sei un lavoratore dipendente del settore privato o un lavoratore iscritto alla Gestione separata, puoi avere: • congedo straordinario: puoi ottenere al massimo 15 giorni di congedo, per un periodo continuativo o frazionato. Per questo periodo di congedo è riconosciuta una indennità pari al 50% della retribuzione. Questo congedo è riconosciuto alternativamente ad entrambi i genitori ed è subordinato alla condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, o che non vi sia altro genitore disoccupato o non lavoratore. Quindi i genitori devono lavorare entrambi.
• bonus baby sitter: è un voucher da 600 euro che puoi richiedere per pagare la baby sitter. Se sei un medico o un infermiere il voucher sale a 1.000 euro. Il bonus viene erogato mediante il libretto famiglia.
Se hai figli con un’età che va dai 12 ai 16 anni puoi anche astenerti dal lavoro, ma non è prevista nessuna indennità per i giorni di assenza. Hai però diritto a conservare il tuo posto di lavoro. Il tuo datore di lavoro non può licenziarti. È fondamentale che, nella tua famiglia, l’altro genitore non benefici di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, o che l’altro non sia un genitore non lavoratore.
Stop alla rata del mutuo per la prima casa!
Grazie al Fondo solidarietà mutui “prima casa”, il cosiddetto “Fondo Gasparrini”, puoi beneficiare, anche se sei un autonomo, libero professionista e/o titolare di una partita Iva, della sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per un periodo di 9 mesi.
Puoi accedere al fondo se:
- come dipendente: hai avuto una riduzione del tuo lavoro o l’hai perso;
- come professionista e autonomo: hai registrato un calo del fatturato, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, di almeno il 33%, che dovrai comunicare con un’autocertificazione.
Per l’accesso al Fondo non è richiesta la presentazione dell’Isee (indicatore della situazione economica equivalente).
AGEVOLAZIONI PER I LAVORATORI AUTONOMI E DIPENDENTI
Indennità di 600 euro se hai la partita Iva o sei un lavoratore Co.Co.Co.
Se sei un libero professionista titolare di partita iva, attiva alla data del 23 febbraio 2020, o un collaboratore o lavoratore stagionale o dello spettacolo, con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa, per te è prevista un’indennità di 600 euro per il mese di marzo 2020. Questa indennità, che puoi richiedere all’INPS, non concorre alla formazione del reddito. Hai diritto anche ad un credito d’imposta del 60% sull’affitto se hai un’attività commerciale.
Se sei un lavoratore dipendente, il decreto ha previsto anche un premio di 100 euro, che non concorre alla formazione del reddito, se a marzo avrai lavorato in sede, a patto che il tuo reddito non sia superiore a 40 mila euro. Il premio è da rapportare al numero di giorni di lavoro che hai svolto nella tua sede di lavoro.
Se sei un titolare di un’attività commerciale hai diritto, per l’anno 2020, a un credito d’imposta del 60% per l’affitto di marzo 2020. L’immobile deve rientrare nella categoria catastale C/1.